Sinergie nutrizionali legate al dimagrimento fisiologico

Ormai dovrebbe essere chiaro che il sovrappeso e l’obesità non sono problemi di natura estetica ma di salute.
Le principali malattie del nostro tempo come le cardiopatie, il cancro, il diabete, le vasculopatie cerebrali e periferiche originano da fattori di rischio accertati, uno dei quali è il sovrappeso associato all’accumulo di grasso.
Il sovrappeso è una pandemia che dipende essenzialmente da ciò che si mangia e da quanto se ne mangia.
Fra i cibi che fanno ingrassare, i più pericolosi sono quelli ad alto contenuto di carboidrati come i dolci, la pasta, il pane, le merendine, le bevande gassate, i succhi di frutta, ecc…
Il cibo ricco di zucchero piace al palato e migliora l’umore ma infiamma le cellule, nutre il grasso e ne facilita l’accumulo all’interno degli organi.
Qualche esempio oltre all’aumentato rischio di diabete?
Lo zucchero in eccesso si lega a particolari proteine nel cervello formando le cosiddette placche beta-amiloidi tipiche dei malati di Alzheimer … nel fegato causa steatosi epatica, una pericolosa forma di epatopatia non dovuta all’alcol.
La qualità e la quantità di cibo che mangiamo determinano la durata e la qualità della vita più di quanto non si pensasse in passato.
Oggi, il sovrappeso non si combatte solo a tavola ma attraverso strategie complesse, multi-bersaglio, rivolgendosi a professionisti scrupolosi che abbiano come primo obiettivo quello di ridurre la massa grassa senza intaccare i muscoli.
Per ottenere questo effetto non basterà ridurre le calorie e aumentare l’esercizio fisico ma servirà il supporto di una buona dose di aminoacidi essenziali tramite specifici integratori.
Come in una partita a scacchi, è vietato distrarsi e sbagliare anche solo una mossa.
Vediamo i passaggi fondamentali:
– Gli aminoacidi essenziali migliorano l’efficienza mitocondriale, diminuiscono l’infiammazione, riducono la resistenza anabolica, favoriscono il trasporto di ossigeno, aumentano la sazietà tramite il famoso GLP-1 e abbassano la glicemia elevata.
– I bifidobatteri e i lattobacilli modificano la qualità del microbiota intestinale migliorando la salute di tutto l’organismo. Alcuni ceppi in particolare condizionano lo svuotamento gastrico e regolano la produzione di ormoni che dicono al cervello se siamo più sazi e meno affamati.
– Le fibre alimentari riducono l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi consumati col pasto, nutrono il microbiota, regolarizzano l’evacuazione e favoriscono l’eliminazione delle tossine alimentari.
– Un medico, un nutrizionista e un bravo personal trainer vi condurranno al cambiamento della dieta e dello stile di vita che sono la causa principale di questo problema.
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